L’Ischia Marine Centre (IMC) è un centro interdipartimentale che si occupa, attraverso un approccio integrato, di valutare la vulnerabilità degli ecosistemi e gli organismi marini che li abitano evidenziando le interazioni tra i fattori di stress derivati dalle attività antropiche e i cambiamenti climatici, e le azioni di protezione e restauro ambientale. Scopo della ricerca dell’IMC è facilitare ricerche in cooperazione, tra ricercatori interni ed esterni, promuovendo interdisciplinarità e relazioni con attori e stakeholder pubblici e privati.
Le principali linee di ricerca riguardano:
1) Ecologia del Benthos: studio degli effetti dei cambiamenti globali sulla biodiversità, sull’interazione piante-animali, sul microbioma associato alle specie marine.
2) Ecofisiologia e biotecnologie: studio morfo-funzionale delle comunità costiere associate a fanerogame marine ed ecologia chimica, anche mediante colture di organismi modello e per la produzione di biotecnologie.
3) Biologia della pesca: studio di uova e larve di pesci per capire le variazioni di abbondanza e distribuzione di popolamenti di pesci.
4) Tassonomia degli organismi marini: l’Unità di Tassonomia degli Organismi Marini (MOTax) all’IMC si concentra sull’analisi della componente bentonica (sorting, identificazione al LPT, analisi dei dati ecologici).
La sede è organizzata in tre strutture con due aree funzionali:
Villa Dohrn, sede storica, costruita nel 1906 come residenza privata della famiglia Dohrn e diventata nel 1969 Laboratorio di Ecologia del Benthos; attualmente oggetto di un importante intervento di ristrutturazione e rifunzionalizzazione, sarà il nuovo “Centro Ricerche Adattamento Ecosistemi Marini ai Cambiamenti Climatici”
MEDAS Centre (Marine Ecological Data Analysis and Synthesis) nato con l’obiettivo di analizzare le informazioni esistenti, dando risposte alle grandi domande ed esigenze anche economiche nell’ambito della Blue Growth, è oggi sede operativa dell’IMC e dell’Area Funzionale Ecologia del Benthos/Necton per tutto il Dipartimento EMI della SZN
Diving Centre, diving scientifico per il supporto delle attività di ricerche a mare, con Area Funzionale Diving Center Ischia, ubicato in prossimità dell’ormeggio dell’imbarcazione della SZN affidata all’Ischia Marine Centre: il Beagle Junior.
Coordinatore sedeMaria Cristina Vigo Majello |
Personale di sede
Coordinatore
Maria Cristina Vigo Majello
Amministrazione
Messina Rosanna
Patti Francesco
Primo ricercatore
Ciannelli Lorenzo
Teixidó Núria
Zupo Valerio
Ricercatore
Mazzella Valerio
Tecnologo
Lorenti Maurizio
Collaboratore Tecnico
Chiarore Antonia
Guglielmo Rosanna
Iacono Bruno
Mirasole Alice
Rando Vincenzo
Borse di Ricerca
Italiano Anna
PhD student
Liguori Gianluca
Nannini Matteo
Somma Emanuele
Lo staff di Villa Dohrn-ecologia del benthos conduce ricerche a lungo termine su alcuni siti attorno all’isola d’Ischia che rappresentano stazioni pilota per monitoraggi continui ed integrati di specie, comunità ed ecosistemi marini che hanno peculiarità ed elevata valenza ecologica in quanto includono specie ed habitat protetti nell’ambito della Comunità Europea.
Sistemi a Posidonia oceanica di Lacco Ameno e del Castello Aragonese
Sono due sistemi a Posidonia oceanica - specie protetta in ambito Europeo, ed uno degli habitat di riferimento per la valutazione della qualità delle acque nell’ambito della Marine Strategy - che sono entrambe inseriti nella rete dei siti marini LTER-Italia ("Italian long-term ecological research network"), e studiati per diversi aspetti ecologici da numerosi anni dallo staff di Villa Dohrn. Maggiori dettagli su questi siti e sul progetto LTER-Italia sono reperibili alla voce specifica di questo sito web e sul sito: http://www.lteritalia.it/.
Siti di emissione vulcanica di CO2 del Castello Aragonese e di altre aree attorno alle coste di Ischia
Si tratta di sistemi di emissione sommersa di CO2 che fuoriesce a temperatura ambiente, e che quindi provoca una naturale acidificazione delle acque circostanti, senza la variazione di altri fattori ambientali. Nelle acque attorno al Castello Aragonese, si forma un vero e proprio gradiente di pH/acidificazione lungo il quale è possibile studiare la variazione e gli adattamenti di specie e comunità associate soprattutto agli habitat rocciosi superficiali ed ai sistemi a Posidonia oceanica. Negli altri siti attorno all’isola d’Ischia, localizzati non lontano dal Castello, vengono interessati da acidificazione naturale anche altri sistemi tipici del Mediterraneo, quali grotte semi-oscure, coralligeno, scogliere e sistemi a Posidonia oceanica più profondi. Nel complesso questi siti permettono di studiare in tempo reale gli effetti dell’acidificazione degli oceani, in rapporto agli scenari futuri di cambiamento climatico, e sono utilizzati dallo staff e dai diversi ospiti/collaboratori, come veri e propri laboratori naturali in cui si effettuare osservazioni ed esperimenti in situ.
Progetti di ricerca conclusi 2014-2015
- ASSEMBLE
- COST-Action Seagrass Productivity ES0906
- Tropical signals (CIESM)
Progetti attuali in corso:
- MIUR Progetto Bandiera RITMARE (2012-2015)
- VulnerClima (Ritmare-Cofund Bandiera)
- "Windows on the future ocean" (National Geographic, USA)
- NEMO (NExt generation Marine Observatories) (Premiali MIUR)
- Premiali ACIDIT
- FP7 - Perseus (Policy-oriented marine environmental research in the southern european seas)
- LTER-Italia
- LifeWatch MedPan
- PTSZN(2013-2015)- Programma 4. Variabilità ambientale, cambiamenti climatici e impatti antropici: risposte adattative in specie, comunità e sistemi bentonici
Le collezioni della Stazione Zoologica nascono per soddisfare un’esigenza primaria di ricerca sulle specie marine presenti nel Golfo di Napoli. Grazie però alla forza d’invenzione e all’abilità di Salvatore Lo Bianco, entrato al servizio della Stazione all'età di 14 anni, i metodi di conservazione degli organismi marini furono migliorati a tal punto che la Stazione Zoologica divenne rapidamente celebre per la bellezza e la perfezione tecnica delle sue collezioni di animali marini conservati. Campioni furono perciò venduti a musei, università, scuole e privati entrando di diritto nelle migliori collezioni culturali d’Europa. Ancor oggi esemplari della Stazione Zoologica, si trovano nei grandi musei naturalistici a Napoli come a Firenze o Berlino.
Progetti con le scuole
Il museo fa parte del MAB e partecipa perciò ai progetti educativi dell’unità: in particolare nel corso del 2014-2015 è stata allestita in istituto un’aula didattica appositamente attrezzata per visionare al microscopio organismi marini provenienti dalla conservazione. Quest’utile strumento consente di avvicinare anche i più piccoli alla vita del mare e alla ricchezza dei suoi microrganismi. Nelle attività fuori sede ("Collezionare la Natura") si è cercato attraverso l’osservazione dal vivo di conchiglie e animali marini di avvicinare i bambini al disegno scientifico mostrando loro anche i disegni realizzati in Istituto da grandi disegnatori come Merculiano e Serino custoditi in Archivio Storico.
Per il prossimo anno non è stato al momento previsto nessun tipo di attività specifica poichè le collezioni sono temporaneamente stoccate in deposito in attesa che siano avviati i lavori di restauro della futura sede: la Casina del Boschetto sita in Villa Comunale. Tale sede ci consentirà di ampliare enormemente l’offerta formativa arricchendola di visite animate, laboratori e incontri indirizzati non solo agli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado, ma anche e soprattutto a un pubblico extra-scolastico.
Mission del nascente Museo della SZN sarà infatti, avvicinare diverse tipologie di pubblico al ricco patrimonio storico, culturale, scientifico e tecnologico dell’Istituto, formato non solo dalle collezioni di animali marini, ma anche da strumenti utilizzati per la ricerca, dai preziosi testi della biblioteca e dai documenti di archivio storico (fotografie, lettere, disegni...) per ricostruire non solo la vita dell’Istituto ma anche e soprattutto per favorire il processo creativo per cui un individuo è in grado di esplicitare le sue potenzialità all’interno del suo contesto di vita individuale e sociale, locale, territoriale e globale.
Contatti
Claudia di Somma
Tel. +39 081 5833291
e-mail: claudia.disomma(at)szn.it
Coordinatore pro tempore
Primo Ricercatore
Maria Cristina Buia, responsabile laboratorio BENT
Ricercatore
Tecnologo
Francesco Paolo Patti, responsabile laboratorio TIOM
Collaboratore TER
Bruno Iacono
Maurizio Lorenti
Vincenzo Rando
PhD Students
Butera Emanuela
Antonia Chiarore
Sara Fioretti
Daniele Grech
Mirko Mutalipassi
Rachele Napolitano
Giulia Valvassori
Assegno di Ricerca
Contratto di Ricerca
Segreteria
L'Archivio Storico della Stazione Zoologica Anton Dohrn (ASZN) conserva gli atti che documentano la storia scientifica e culturale dell’Istituto sin dalla sua fondazione (1872). Il primo nucleo fu costituito nel 1969. Include documenti istituzionali, corrispondenza, fotografie, disegni scientifici e altra documentazione che testimonia la storia dell’Istituto. È regolamentato dal Decreto Legislativo n. 42 del 22 gennaio 2004 (Codice dei Beni Culturali e del paesaggio) ed è sottoposto alla vigilanza del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo – Soprintendenza Archivistica della Calabria e della Campania.
L’Archivio Storico della Stazione Zoologica, ente pubblico di ricerca, ha come suo fine la gestione, tutela e valorizzazione del patrimonio archivistico, e la sua idonea utilizzazione per scopi scientifici, didattici e culturali.
Servizi *
- Ricerche archivistiche.
- Consultazione.
- Fotocopie e Riproduzioni.
- Prestito (solo per istituzioni).
- Autorizzazione per Pubblicazioni.
* Alcuni servizi aperti al pubblico possono essere soggetti a particolari restrizioni.
Progetti
L’Archivio fa parte del MAB e partecipa perciò ai progetti educativi dell’unità: in particolare nel corso del 2014-2015 e nell’ambito delle attività rivolte alle scuole ("Caccia al libro", "La Scuola va a bordo"), si è cercato di avvicinare i bambini alla vita della scienza di un tempo attraverso il racconto della nascita e della storia dell’Istituto. Nell’ambito del progetto didattico culturale "La Villa Comunale di Napoli" si sono invece affrontate le tematiche relative all’evoluzione architettonica dell’edificio costruito in 3 tempi diversi (il primo edificio fu terminato nel settembre del 1873. Il secondo, collegato al primo da un ponte fu costruito negli anni 1885-1888, il cortile interno e l’ala est furono aggiunti sono nel 1905).
Nell’ambito delle più generali attività di divulgazione ("Maggio dei monumenti"), si è invece cercato di contestualizzare la storia dell’Istituto all’interno della storia e crescita della città di Napoli, dei rapporti intercorsi con il Comune per la cessione gratuita del suolo fino allo sviluppo di un ente di ricerca unico nel suo genere e conosciuto a livello internazionale.
Ma le attività di valorizzazione del patrimonio ovviamente non si esauriscono con la divulgazione. A più alto livello e in collaborazione con l’ABB Reportages, quest’anno, "Anno internazionale della luce e delle tecnologie basate sulla luce", si è analizzata la figura di Etienne-Jules Marey, medico, ingegnere, artista e autore proprio a Napoli, delle prime immagini filmiche della storia realizzando un film-documentario "Etienne-Jules Marey (1830-1904): scienza nel mattino dell’arte", che ha già ricevuto numerosi consensi ed è stato selezionato per il Festival Internazionale del Fil sull’Arte che si terrà a Montreal (FIFA 2015).
Marey fu intimo amico di Dohrn, con cui condivise per oltre 20 anni sogni, speranze e idee che lo portarono ad analizzare e scomporre il movimento, stimolando nuovi punti di vista nel mondo scientifico artistico e culturale. Per il prossimo anno i progetti saranno subordinati alle priorità definite dall’Ente che al momento sono focalizzate sulla gestione e sulla manutenzione dell’archivio corrente.
Contatti
Claudia di Somma
Tel. +39 081 5833291
e-mail: claudia.disomma(at)szn.it