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Un nuovo studio condotto nel laboratorio Arnone della Stazione Zoologica Anton Dohrn e pubblicato sulla rivista scientifica Frontiers in Ecology and Evolution ha esplorato la complessa plasticità fenotipica nelle larve di riccio di mare e valutato l'impatto di fattori ambientali come luce e disponibilità di cibo sul loro sviluppo.

La plasticità fenotipica è la capacità di un organismo di modificare il proprio sviluppo in risposta all’ambiente. Nelle larve di riccio di mare, questa si manifesta con variazioni nella lunghezza delle braccia: quando il cibo è abbondante, le larve sviluppano braccia più corte per ridurre il consumo delle preziose scorte di nutrienti, mentre in condizioni di scarsità le allungano per aumentare la loro capacità di catturare il cibo grazie alle cilia presenti su queste strutture.

In particolare in questo studio condotto da Maria Cocurullo, John D. Kirwan e Ina Arnone, i ricercatori della SZN hanno indagato come la luce influenzi questa risposta fenotipica in tre specie di ricci di mare (Paracentrotus lividusArbacia lixula e Strongylocentrotus purpuratus). I risultati mostrano che la risposta alla disponibilità di cibo è presente solo nelle larve esposte a un ciclo luce/buio di 12 ore, mentre viene soppressa in condizioni di buio costante.  Inoltre, le larve allevate al buio risultano generalmente più piccole rispetto a quelle esposte alla luce, suggerendo che la luce influenzi non solo la plasticità fenotipica, ma anche il tasso di crescita. 

Questi risultati evidenziano il ruolo chiave della luce nello sviluppo delle larve di riccio di mare e offrono nuove prospettive per comprendere i meccanismi ecologici ed evolutivi alla base della plasticità fenotipica.

Leggi l'articolo completo qui: https://www.frontiersin.org/journals/ecology-and-evolution/articles/10.3389/fevo.2025.1548208/full

 

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Con profonda commozione ricordiamo il Professor Antonio Giuditta, figura di spicco nel panorama scientifico internazionale e punto di riferimento per la comunità accademica. Nato a Catanzaro il 19 marzo 1932, ha dedicato la sua vita alla ricerca e all'insegnamento, lasciando un'eredità preziosa nel campo della neurobiologia.

Dopo aver conseguito la maturità classica nel 1949, si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Napoli "Federico II" con il massimo dei voti e la lode nel 1955. La sua carriera scientifica ha preso avvio alla Stazione Zoologica di Napoli, per poi proseguire in prestigiosi istituti di ricerca internazionali come il Ford Institute for Medical Research di Detroit e l'Albert Einstein College of Medicine di New York.
Nel 1962 ha partecipato alla fondazione del Laboratorio Internazionale di Genetica e Biofisica di Napoli, sotto la direzione del Prof. Adriano Buzzati Traverso, dirigendovi per oltre vent'anni il gruppo di Neurobiologia molecolare. Dal 1980 ha ricoperto la cattedra di Fisiologia generale presso l'Università di Perugia e successivamente presso l'Università di Napoli "Federico II".

Il Prof. Giuditta ha contribuito in maniera determinante allo studio dei meccanismi molecolari dell'apprendimento, della memoria e del sonno, pubblicando oltre 180 lavori scientifici su riviste internazionali. Le sue ricerche pionieristiche sul sistema locale di espressione genica nell'assone e nelle terminazioni nervose hanno aperto nuove prospettive nella comprensione della funzione cerebrale.

Uomo di grande cultura e passione, ha condiviso il suo sapere con generazioni di studenti e collaboratori, ispirando con il suo rigore scientifico e la sua curiosità intellettuale. La sua attività editoriale ha portato alla pubblicazione di tre volumi di riferimento: Role of RNA and DNA in Brain Function (1986), Apprendimento e Memoria (1993) e The Function of Sleep (1995).

La sua instancabile dedizione alla ricerca lo ha portato a frequentare assiduamente il Marine Biological Laboratory di Woods Hole, dove ha diretto un laboratorio di ricerca estivo per molti anni. È stato inoltre Segretario dell'Accademia di Scienze Fisiche e Matematiche di Napoli, contribuendo con il suo impegno alla vita culturale e scientifica della città.

Il Prof. Antonio Giuditta lascia un'impronta indelebile nella comunità scientifica, un esempio di passione, integrità e amore per la conoscenza. La sua memoria continuerà a vivere nel cuore di quanti hanno avuto il privilegio di conoscerlo e di lavorare al suo fianco.

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Napoli, 5 marzo 2025. A poche settimane dall’acquisizione del moderno batiscafo Triton 3300/3 MKII, la Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli accoglie una nuova apparecchiatura d’avanguardia. Si tratta del veicolo autonomo subacqueo (AUV) KONGSBERG HUGIN 3000, un siluro di cinque metri progettato per operazioni in acque profonde fino a 3000 metri.

Questo strumento tecnologico all'avanguardia, in arrivo dalla Norvegia, sarà ospitato inizialmente presso la sede SZN di Portici (Na), in attesa di essere installato sulla nuova nave da ricerca “Dohrn”, operativa a partire dalla prossima primavera.

Il veicolo, a forma di siluro, dal valore di 5 milioni di euro, è stato acquistato grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e rappresenta un investimento strategico per la Stazione Zoologica Anton Dohrn. Consentirà, infatti, di ampliare le capacità di esplorazione e monitoraggio marino e svolgerà un ruolo cruciale nell’ambito del progetto EMBRC-UP - coordinato da Massimo Cavaliere, direttore generale della Stazione Zoologica- che mira a potenziare le infrastrutture di ricerca europee e a sviluppare nuovi strumenti scientifici, consolidando il ruolo della SZN come hub di eccellenza internazionale.

Le caratteristiche tecniche

Il KONGSBERG HUGIN 3000, infatti, è uno dei più avanzati veicoli autonomi subacquei disponibili sul mercato, progettato per fornire prestazioni straordinarie in termini di raccolta dati e sicurezza.

Il sistema può operare in modalità autonoma, semi-autonoma o supervisionata, garantendo flessibilità operativa in base alle esigenze delle missioni.

Tra le sue caratteristiche più innovative, il sonar multibeam EM 2040 offre una copertura fino a 140 gradi con risoluzioni elevatissime, ideale per mappature dettagliate dei fondali marini. Il Sonar a apertura sintetica HISAS 1032 con doppio ricevitore fornisce una risoluzione dieci volte superiore rispetto ai sonar convenzionali e include capacità di elaborazione in tempo reale per un controllo della qualità immediato.

La fotocamera subacquea CathX Ocean è dotata di risoluzione fino a 4096 x 2304 pixel e frequenza di acquisizione di 7 fotogrammi al secondo, con elaborazione avanzata per correggere distorsioni e colori.

I sistemi di prevenzione delle collisioni consentono al veicolo di evitare ostacoli imprevisti, il fondo marino, oggetti a mezz'acqua e perfino oggetti in superficie incluso il ghiaccio, quando è utilizzato in ambienti polari.

Grazie alla sua capacità di navigazione autonoma fino a 18 ore a una velocità di 3 nodi con tutti i sensori attivi, l’HUGIN 3000 è in grado di coprire vaste aree in un unico ciclo operativo.

La sua versatilità è ulteriormente rafforzata dalla possibilità di comunicare in tempo reale la propria posizione e lo stato dei sensori tramite sistemi avanzati come Wi-Fi, Iridium e collegamenti acustici cNODE. Il veicolo è progettato per supportare futuri aggiornamenti, come l’integrazione di un sensore magnetometro e di un sistema di profilazione del fondo marino per analisi geofisiche ancora più dettagliate.

Questa nuova acquisizione è un passo significativo verso l'incremento della capacità di esplorazione marina della Stazione Zoologica, che rafforzerà ulteriormente la sua posizione come leader nella ricerca scientifica europea e mondiale. Nei prossimi mesi, l'HUGIN 3000 sarà protagonista di missioni innovative che permetteranno di acquisire dati fondamentali per lo studio degli ecosistemi marini. La comunità scientifica e il pubblico saranno costantemente aggiornati sui progressi e sulle scoperte rese possibili da questa tecnologia.

“Il veicolo a guida autonoma – spiega Roberto Bassi, Presidente SZN- integra la capacità operativa della nave oceanografica Dohrn, facendone lo strumento più moderno e avanzato in servizio nel mediterraneo per la ricerca oceanografica. Finalmente, il nutrito gruppo dei ricercatori reclutati dall’Ente negli ultimi anni avrà la possibilità di esprimere al massimo le proprie professionalità e capacità di ricerca e fornire le basi per la difesa dell’ambiente marino e lo sviluppo sostenibile delle attività economiche”.

“Il mediterraneo – continua il Presidente Bassi - per la sua conformazione geologica e collocazione geografica è un indicatore dell’evoluzione del clima e dei suoi effetti sulla biosfera. La stazione Dohrn è stato il primo Istituto di ricerca a livello internazionale: ha dato l’esempio per lo sviluppo della conoscenza biologica e ambientale. In questo modo ha prodotto la più lunga e dettagliata serie di analisi ambientali disponibili a livello mondiale a partire dal 1872, soprattutto focalizzate nel golfo di Napoli. Tali serie temporali sono indispensabili ad elaborare previsioni per il futuro del nostro ambiente. Con i moderni strumenti di cui si è ora dotata, SZN potrà estendere le conoscenze al mare aperto e agli ambienti profondi la cui descrizione è stata finora limitata. Il mediterraneo potrà essere, ancora una volta, il “mare nostrum” della ricerca biologica marina”.

Per Massimo Cavaliere, Direttore Generale SZN: “L'arrivo del KONGSBERG HUGIN 3000 segna un ulteriore passo verso la trasformazione della Stazione Zoologica Anton Dohrn in un punto di riferimento internazionale per la ricerca marina. Questa tecnologia d'avanguardia ci permetterà di esplorare i fondali con una precisione mai raggiunta prima, contribuendo non solo al progresso scientifico ma anche alla sostenibilità degli ecosistemi marini.”

Per il primo Tecnologo Dipartimento Infrastrutture di ricerca per le risorse biologiche marine Simonepietro Canese: "Questo è un momento storico per la Stazione Zoologica: sono entusiasta all'idea che finalmente potremo esplorare con gli occhi della scienza e della ricerca i fondali più profondi del Mediterraneo, alla scoperta di nuovi ambienti e forme di vita. Fin dalle prime campagne faremo il possibile affinché i risultati delle nostre esplorazioni catturino l’attenzione non solo della comunità scientifica, ma anche dei giovani esploratori che ancora siedono sui banchi di scuola. Chissà, forse tra loro c’è già un nuovo Cousteau pronto a unirsi a noi!"

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12 febbraio 2025 | ore 18.00 – 20.00

Museo Darwin-Dohrn - Villa comunale, Napoli

Darwin day 2025 Evoluzione - Simbiosi

Incontro-dibattito con Ulisse Cardini, Stazione Zoologica Anton Dohrn , Loredana Baccigalupi, Università di Napoli Federico II

letture dell’attore Antonello Cossia dal carteggio Darwin–Dohrn a cura di Christiane Groeben

contributi dei ragazzi della Scuola Media Statale Tito Livio e del Liceo Scintifico Statale Antonio Labriola

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Siamo entusiasti di annunciare l'apertura delle candidature per il conferimento di due borse di studio di € 8.000 (ottomila) e di € 4.000 (quattromila), per giovani laureati che vogliano condurre ricerche nel campo delle scienze del mare mediante un soggiorno di almeno 3 mesi presso un Istituto di ricerca o un laboratorio straniero d'alta qualificazione.

Scadenza: ore 12 del 10 maggio 2025           

SCARICA IL BANDO 2025

INFO SULL'INIZIATIVA

Grande partecipazione alla celebrazione del Consiglio Scientifico 2025, tenutosi dal 14 al 16 gennaio presso il Museo Darwin Dohrn di Napoli.

Il Consiglio Scientifico della Stazione Zoologica Anton Dohrn è composto da scienziati di chiara fama, provenienti da paesi diversi. Due di essi, il prof. Paul Falkowski e la prof.ssa Paola Bonfante sono stati indicati dall'Accademia Nazionale dei Lincei, l'ente tutelare della Stazione. Due sono indicati dai ricercatori dell'ente, prof. Nicole Dubilier e prof.ssa Louise Allcock; due sono nominati dal presidente della Stazione, prof. André Lebivic e prof.ssa Fiorenza Micheli. Infine, il dott. Paolo Guidetti, un ricercatore della sede di Genova eletto dal personale della Stazione.

Il Consiglio Scientifico si tiene annualmente al fine di ricevere una valutazione dei risultati delle ricerche condotte dai ricercatori della Stazione e ottenere indicazioni sulle direzioni di ricerca future da parte di un gruppo di scienziati, scelti tra i più framosi nella biologia marina, affrontando temi chiave nei campi della biologia, biotecnologia e dell'ecologia. Durante i tre giorni, il programma ha incluso visite ai laboratori e alle strutture di ricerca, oltre a sessioni dedicate alla presentazione dei progetti sviluppati dai dipartimenti e dalle sedi territoriali dell'Ente. 

Il Consiglio Scientifico ha già reso un rapporto preliminare all'assemblea dei ricercatori, proposto dal presidente del C.S. Falkowski, in cui si è confermato un giudizio globalmente positivo per l'attività scientifica della Stazione Zoologica. Nel frattempo continuerà ad elaborare un documento più dettagliato ed esauriente per i diversi dipartimenti, per l'organizzazione generale e la distribuzione geografica dei diversi centri terrritoriali, aspetti che, più di altri, hanno subito cambiamenti negli ultimi anni.

Il Consiglio si è concluso con una sessione dedicata alla revisione delle strategie e dei piani di sviluppo futuri dell’Ente, confermando il ruolo della Stazione Zoologica come centro d’eccellenza internazionale per lo studio della biologia marina.
Prezioso il contributo di tutti coloro che hanno partecipato all'evento che segna un passo importante nel percorso collettivo della Stazione, dopo un'interruzione di due anni dovuta ai cambiamenti alla presidenza dell'Ente.

A conclusione dell'evento il presidente prof. Roberto Bassi, ha ringraziato i membri del C.S. per il tempo dedicato all'esame delle attività della Stazione e ha dichiarato la propria soddisfazione per la profondità dell'analisi prodotta.

"E' stato un privilegio avere la possibilità di discutere con alcuni dei migliori biologi internazionali: faremo il possibile per fare tesoro dei suggerimenti ricevuti al fine di continuare la grande tradizione di Anton Dohrn e dei 21 scienziati che, lavorando alla stazione di Napoli, hanno ottenuto il premio Nobel per le loro ricerche". (Roberto Bassi) 

 

Per ulteriri approfondimenti visita il seguente link: Componenti Consiglio Scientifico 2025 - Stazione Zoologica Anton Dohrn

 

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Si pubblica di seguito documentazione inerente le indicazioni procedurali sul controllo a campione delle dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà rese dagli operatori economici per l’attestazione del possesso dei requisiti di partecipazione e di qualificazione richiesti nelle procedure di affidamento di cui all’art. 50, comma 1, lettere a) e b) del Decreto Legislativo 31 marzo 2023, numero 36, con il quale è stato adottato il “Codice dei Contratti Pubblici” e Nomina della Commissione per la regolarità del sorteggio.

 

Verbale sorteggio 

Avviso verbale sorteggio_signed

Determina DG Indicazioni procedurali e nomina commissione sorteggio O.E.-signed

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Aggiornato il 17.12.2024

Nella prestigiosa Sala degli Affreschi della Stazione Zoologica Anton Dohrn, il 25 novembre 2024, si sono riuniti il ministro della Scienza e della Tecnologia cinese, Yin Hejun, e il ministro dell’Università e della Ricerca italiano, Anna Maria Bernini, per rafforzare la cooperazione tra i nostri Paesi su temi cruciali come la tutela dei mari e degli oceani, il contrasto al cambiamento climatico e la protezione della biodiversità.

Ad accoglierli il nostro Presidente Prof.Roberto Bassi, presente anche alla cena di gala che si è tenuta negli spazi del nostro storico Aquarium. In occasione dell’incontro, il Presidente ha sottolineato:
"Siamo lieti di aver ospitato presso il nostro Istituto un incontro di altissimo livello. La scienza è il linguaggio universale che unisce le nazioni. Oggi più che mai, la cooperazione tra Paesi così distanti è essenziale per affrontare insieme le sfide globali che ci attendono, dai cambiamenti climatici alla salvaguardia degli ecosistemi marini".

L’evento ha segnato il primo passo di dialogo tra le due delegazioni, preludio all’inaugurazione ufficiale, avvenuta il 26 novembre a Città della Scienza, della XIII Settimana Italia-Cina della Scienza, della Tecnologia e dell’Innovazione.

 

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Aldo Fasolo è morto in una piovosa giornata di novembre 10 anni fa, a Trento, dopo una conferenza tenuta al MUSE, Museo delle Scienze. Come professore ordinario di Biologia dello Sviluppo nell'Università di Torino fino al 2013 e come Direttore della Classe di Scienze fisiche, matematiche e naturali dell'Accademia delle Scienze nel trienni 2012-2014, Aldo Fasolo ha lasciato tracce profonde tra i suoi allievi e ricordi duraturi tra gli Accademici.

L'incontro vuole riflettere sull'evoluzione del suo insegnamento nelle tre strade che hanno caratterizzato il suo percorso scientifico e umano: ricerca nel settore della Neurobiologia anche promuovendo il dottorato in Neuroscienza, divulgazione a 360 gradi, e public engagement. Ascolteremo le voci dei colleghi che furono suoi allievi, degli amici accademici e di chi ha raccolto il suo messaggio di sostenitore appassionato e curioso di scienza e ricerca.

 accademia delle scienze

Data: 26 novembre 2024

Ora: 10.00

Luogo: Accademia delle Scienze Torino - Via Accademia delle Scienze, 6 Torino

Programma disponibile qui > Accademia delle Scienze di Torino

Ingresso libero

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