Conciliare conservazione e sfruttamento di una specie ittica chiave attraverso reti di Aree Marine Protette
Le reti di Aree Marine Protette (AMP) sono uno strumento fondamentale per la conservazione e la gestione della biodiversità in quanto capaci di promuovere la salute degli ecosistemi marini e fornire benefici socio-economici alle comunità locali. Uno dei benefici maggiori delle AMP è quello di supporto alla piccola pesca attraverso l’incremento di individui larvali, giovanili e adulti in siti non protetti. Una rete di AMP può favorire lo scambio di individui (detto “connettività”) tra AMP stesse e verso aree non protette, migliorando lo stato di una popolazione ittica.
Utilizzando la cernia bruna (Epinephelus marginatus) come specie modello, il progetto “Reconnect” ha come obiettivi principali:
• l’identificazione di aree che ospitano elevate densità di potenziali riproduttori di cernia bruna e che quindi possono rappresentare delle aree di riproduzione, tramite la raccolta di dati con metodi non distruttivi come i censimenti visivi in immersione
• la stima di dispersione delle larve di cernia a partire dai possibili siti di riproduzione
• la valutazione della connessione tra le AMP già esistenti e quelle che potrebbero essere create in futuro, con l’intento di creare una rete efficace di AMP che protegga le specie ittiche ed offra vantaggi alla piccola pesca
Ci concentreremo sulla cernia bruna, Epinephelus marginatus, perché queste specie svolge un ruolo ecologico chiave nei fondali rocciosi del Mediterraneo e rappresenta una specie importante sia per la pesca che per attività di turismo sostenibile (quali la subacquea).
Il progetto si svilupperà lungo le coste siciliane, che sono cruciali per l’ecosistema del Mediterraneo e ospitano numerose AMP, e diversi siti di reperimento che in un futuro potrebbero diventare nuove AMP.
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