COCONET - Towards COast to COast NETworks of marine protected areas (from the shore to the high and deep sea), coupled with sea-based wind energy potential
Sommario
Il progetto identificherà gruppi di zone marine protette putativamente interconnessi nel Mediterraneo e nel Mar Nero, su scala locale (singolo MPA) regionale (reti di AMP) e di bacino (rete di reti). L'individuazione delle connessioni fisiche e biologiche aiuterà a chiarire i processi che governano i modelli di distribuzione della biodiversità . Ciò permetterà di migliorare politiche di gestione ambientale efficace, anche per accertare se le AMP esistenti sono sufficienti per il networking ecologico e di suggerire come progettare ulteriori schemi di protezione basati su scambi effettivi tra le aree protette. Il focus costiero sarà ampliato a quello offshore ed agli habitat di acque profonde, comprendendoli nelle reti di AMP. Studi socioeconomici integreranno la gestione ambientale mirando sia alla tutela dell'ambiente (AMP) che alla produzione di energia pulita (OFW). Le legislazioni attuali sono fondamentali per fornire le linee guida per trovare soluzioni giuridiche ai problemi sull'uso dello spazio marittimo. Saranno condotti due progetti pilota, uno nel Mediterraneo ed uno nel Mar Nero.
Ruolo SZN
SZN lavora come sub-partner del CONISMA ed è responsabile dello studio della diversità genetica e connettività nei due progetti pilota nelle due specie di fanerogame marine, Posidonia oceanica e Zostera noltei.
Partners
3e, Belgium; Clu, Italy; Cnr-Ismar, Italy; Cnrs, France; Coispa, Italy; Conisma, Italy; Csic, Spain; Dtu Aqua, Denmark; Geoecomar, Romania; Hcmr-Ioo, Greece; Iber-Bas, Bulgaria; Ibmk, Montenegro; Ibss Nasu, Ukraine; Ieo, Spain; Ih Cantabria, Spain; Inat, Tunisia; Io-Bas, Bulgaria; Iolr, Israel; Israbat, Morocco; Istanbul University, Turkey; Metu, Turkey; Mhi, Ukraine; Naturebureau, Uk; Nea, Georgia; Nenuphar, France; Nersc, Norway; Nimrd, Romania; Obibss, Ukraine; Rshu, Russia; Sinop University, Turkey; Sio Ras, Russia; Ukrsces, Ukraine; University Of Malta, Malta; University Of Rostock, Germany; University Of The Aegean, Greece; University Of Zadar, Croatia; Unizkm, Albania; Usof, Bulgaria; Ustv, France.
Durata
2012-2015
P. I.
Gabriele Procaccini
Coordinatore del progetto: Ferdinando Boero (University of Salento, Italy)
Istituzione finanziatrice
EU, FP7-KBBE
Contributo alla SZN
€ 47,506.65
Website
ESSEM COST Action ES0906: Seagrass productivity: from genes to ecosystem management
Sommario
L'obiettivo principale di questo progetto è quello di fornire le basi scientifiche per la stima e la conservazione dei beni e servizi derivanti dalla produttività degli ecosistemi a fanerogame europei, sotto pressione antropica. Gli ecosistemi a fanerogame si equivalgono con le barriere coralline e le foreste pluviali tropicali per quanto riguarda i servizi ecosistemici, ma sono drasticamente in declino in tutto il mondo a causa di pressioni sia antropiche e naturali, tra cui frammentazione degli habitat, eutrofizzazione, impoverimento della limpidezza dell'acqua e stress legati ai cambiamenti climatici. Nonostante ciò, il livello di consapevolezza è basso e la gestione inefficace. La ricerca scientifica sulle seagrasses è frammentata ed esiste una bassa integrazione tra ricercatori e manager delle zone costiere. L'obiettivo di questo progetto è quello di formare una rete europea di coordinamento della ricerca che integri competenze in ecologia, fisiologia, genomica ecologia con la gestione della conservazione delle risorse.
Ruolo SZN
G. Procaccini, membro de Management Committee e coordinatore del WG2: Sviluppare strumenti genetici e di genomica funzionale per comprendere la risposta fotosintetica delle seagrasses a fattori di stress ambientale.
Durata
2011-2014
P. I.
Gabriele Procaccini
Coordinatore del progetto: Rui Santos (University of Algarve, Portugal)
Istituzione finanziatrice
EU - ERF
Website
FB: Seagrass Productivity _ Cost Action ES0906
Summary
EMBRIC, European Marine Biological Research Infrastructure Cluster to promote the Blue Bioeconomy (cluster di infrastrutture europea di ricerca marina biologica per la promozione della bioeconomia blu), è un grande progetto che ha l’obiettivo generale di creare interconnettività lungo tre dimensioni: la scienza, l’industria e le politiche regionali per RSI (ricerca, sviluppo e innovazione). Il risultato finale è la formazione di un gruppo perenne di istituti di ricerca (RIs) che favorisca l’innovazione nel settore delle biotecnologie marine. Per preparare questo cluster sostenibile, EMBRIC si concentra su due settori specifici delle biotecnologie marine, in particolare (i) la scoperta e lo sviluppo di prodotti naturali marini, e (ii) la selezione assistita da marcatori in acquacoltura.
La SZN è coinvolta nei work package (WP) 7 e 10 di tale progetto.
L’obiettivo del WP7 è quello di dimostrare che l’integrazione di competenze complementari in biologia, chimica analitica e ingegneria genetica può fornire all'industria biotecnologica ceppi ad alte prestazioni derivanti da tutta la varietà delle microalghe. Ciò prevede:
1) La prova di concetto che i ceppi microalgali rappresentano una risorsa di prodotti naturali per lo sfruttamento commerciale.
2) La prova di concetto che ceppi selezionati di microalghe possono essere geneticamente ingegnerizzati per migliorare le loro proprietà per lo sfruttamento commerciale.
3) La prova di concetto che l’incrocio selettivo di microalghe in combinazione con l’analisi genotipica può produrre ceppi con migliori prestazioni in applicazioni commerciali.
L'obiettivo di WP10 è di dimostrare che:
1) La comunità scientifica degli utenti esterni è interessata ad utilizzare EMBRIC.
2) I RIs all'interno di EMBRIC possono fornire un accesso transnazionale integrato.
3) L’accesso translazionale a EMBRIC combinato con la collaborazione interdisciplinare con i ricercatori del RI ospitante possono promuovere key enabling technologies.
4) L'accesso translazionale aiuta gli utenti esterni a maturare le loro idee per il trasferimento tecnologico.
What we do
Nel contesto del WP7, la SZN contribuirà all'identificazione di composti bioattivi da ceppi di microalghe e alla generazione di ceppi di diatomee geneticamente modificati.
Nel contesto del WP10, la SZN gestirà l'accesso traslazionale, coordinando l'accesso scientifico, tecnico e logistico ai diversi RIs coinvolti.
Partners
Sono coinvolti in questo progetto 27 partner provenienti da sette paesi europei più un istituto israeliano.
Research Area
Biotecnologia Marina
Project Lifetime
Giugno 2015 – Maggio 2018
SZN Role
Partner
Principal Investigator
Wiebe Kooistra, WP10 e membro della Steering Committee
Mariella Ferrante, WP7
Project Leader
Bernard Kloareg, France
Funding Institution
Commissione Europea, nell’ambito del bando H2020-INFRADEV-4
Dedicated website
Personnel involved
Wiebe Kooistra, Ricercatore Senior
Mariella Ferrante, Ricercatore
Adrianna Ianora, Ricercatore Senior
Marina Montresor, Ricercatore Senior
Summary
Il progetto DiaEdit, Development of genetic tools for the establishment of routine genome editing in the marine diatom Phaeodactylum tricornutum (Sviluppo di strumenti genetici per l’ingegnerizzazione genetica della diatomea marina Phaeodactylum tricornutum), si inquadra nell’iniziativa "Increasing the Potential of Marine Microeukaryotes as Experimental Model Systems through the Development of Genetic Tools" (Aumentare il potenziale dei microeucarioti marini come sistemi modello sperimentali attraverso lo sviluppo di strumenti genetici) promossa dalla Gordon and Betty Moore Foundation.
Il recente sviluppo di strumenti genetici per la modifica mirata del genoma in diatomee rappresenta una grande opportunità per la caratterizzazione dei processi molecolari in queste alghe ecologicamente importanti. Le tecnologie per la modifica del genoma di diatomea, tuttavia, sono ancora poco versatili ed è ancora difficile utilizzarle di routine. La mutagenesi mirata in diatomee è impegnativa a causa del fatto che si tratta di organismi diploidi e per la mancanza di ricombinazione omologa efficiente.
In questo progetto ci si propone di ampliare la conoscenza e gli strumenti per la modifica del genoma nella specie modello Phaeodactylum tricornutum, un passaggio essenziale per poter poi trasferire queste tecnologie ad altre specie di diatomea. Si prevede di sviluppare e/o consolidare tre diversi approcci per l'editing del genoma: un approccio basato sulle TALEN, l'utilizzo del sistema CRISPR/Cas9, e un sistema di integrasi virale.
What we do
La SZN è coinvolta nel Task 4 "Controllo dell’attività delle nucleasi", mirato a migliorare la specificità di azione e di espressione delle nucleasi utilizzate per modificare il genoma. Questo verrà fatto prevalentemente identificando promotori che possano permettere un controllo fine dell’espressione delle nucleasi. Si prevede inoltre il sequenziamento mediante NGS (next generation sequencing) del genoma di cloni ingegnerizzati per valutare il livello di specificità del sistema impiegato.
Partners
SZN; Universitè Pierre et Marie Curie Paris, France; University of Konstanz, Germany; Norwegian University of Science and Technology, Norway; Tel Aviv University, Israel; Biological Systems and Biochemical Engineering Laboratory INSA/CNRS, France.
Research Area
Genomica Funzionale, Biotecnologia Marina
Project Lifetime
Ottobre 2015 - Settembre 2017
SZN Role
Partner
SZN Principal Investigator
Project Leader
Angela Falciatore, UPMC
Funding Institution
The Marine Microbiology Initiative funded by the Gordon and Betty Moore Foundation (USA).
Dedicated website
In costruzione
Personnel involved
Mariella Ferrante, Principal investigator
Monia Russo, Senior Post-doc
PON R&C 2007-2013 - PAC Potenziamento infrastrutture di ricerca pubblica
Linea di intervento B. Interventi per l’adeguamento e il consolidamento di infrastrutture per il monitoraggio ambientale.
Responsabile Scientifico Raffaella Casotti
EMSO-MedIT è un progetto di potenziamento delle infrastrutture di ricerca marina in Sicilia, Campania e Puglia e rappresenta il contributo italiano alla infrastruttura ESFRI EMSO (www.emso-eu.org).
Il progetto è finanziato nell'ambito del PON R&C 2007-2013 - PAC Potenziamento infrastrutture di ricerca pubblica e persegue l'obiettivo di potenziare le infrastrutture per la ricerca nell'ambito delle scienze marine nelle Regioni delle Convergenza Sicilia, Campania e Puglia.
EMSO‐MedIT è il contributo italiano al consolidamento dell’infrastruttura di ricerca europea EMSO coordinata dall’Italia, che, nell’ambito di EMSO‐MedIT, va in sinergia con le altre ESFRI a coordinamento italiano e con l’iniziativa italiana per la ricerca marina: il progetto bandiera RITMARE.
Le azioni previste dal Progetto EMSO-MedIT mirano a:
potenziare le infrastrutture marine e le dotazioni scientifiche e tecnologiche al fine di consolidare ed espandere la rete per il monitoraggio multidisciplinare dell’ambiente marino costiero e profondo e della colonna d’acqua;
- mettere in rete tutte le infrastrutture esistenti e potenziare la trasmissione realtime/near‐real‐time integrando le misure di sistemi osservativi fissi e rilocabili;
- costituire un sistema mobile di intervento da utilizzare per campagne di monitoraggio in siti di interesse strategico o in caso di emergenze ambientali.
La rete di infrastrutture di monitoraggio viene ulteriormente valorizzata attraverso la creazione di un Sistema Informativo di scambio che consente la condivisione della grossa mole di dati prodotti, con accesso da parte di una vasta comunità di utilizzatori italiani e stranieri di varia provenienza.
Il nostro ruolo: Siamo partner del progetto e Responsabili del WP2 "Potenziamento della Campania", insieme all’INGV per il Golfo di Pozzuoli. L potenziamento prevede l’acquisizione di diversa strumentazione oceanografica, tra cui un WaveGlider, un ROV, e diverse sonde, ma soprattutto due boe di tipo Meda elastica da ubicare nel Golfo di Napoli e nel Golfo di Pozzuoli per il monitoraggio in tempo reale e la trasmissione dati alla centrale operativa di dati ambientali fisici e biologici.
Partners: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Stazione Zoologica Anton Dohrn (SZN), Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), Centro Nazionale delle Ricerche (CNR), Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca dell’Ambiente (ISPRA)