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Sei qui: HomeNewsHot TopicsLa protocooperazione trasforma piccoli coralli in killer di meduse

La predazione collettiva tra polipi relativamente piccoli consente alla madrepora arancione Astroides calycularis di accedere a risorse alimentari ben più grandi di quelle che l’apertura boccale del singolo polipo permetterebbe. Questo permette al corallo di sfruttare banchi di prede effimere di grandi dimensioni, come Pelagia noctiluca, la medusa responsabile della maggior parte delle “punture” che colpiscono i bagnanti in Mediterraneo. Uno studio, pubblicato sulla rivista Ecology, descrive per la prima volta la cattura sincronizzata di una grossa preda da parte di polipi appartenenti anche a colonie diverse. fig 2La sincronizzazione collettiva del foraggiamento offre benefici immediati al benessere dei singoli polipi impegnati, con costi relativamente bassi. Questa capacità consente la selezione del comportamento su base evolutiva attraverso, ad esempio, la tendenza delle colonie a formare aggregazioni, le cosiddette biocostruzioni. Il comportamento mutualistico facoltativo osservato dai ricercatori della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, in collaborazione con colleghi di CNR, Università di Bologna ed Edimburgo, è il primo caso descritto di “protocooperazione” nei coralli, ed apre nuovi scenari verso la comprensione delle basi del comportamento sociale nei metazoi, dei flussi di materia ed energia in ambiente marino, e della biologia stessa dei coralli.

La scoperta ha suscitato notevole interesse mediatico in tutto il mondo, meritando, tra gli altri, un report video-fotografico del National Geographic.

Per approfondimenti:
https://esajournals.onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1002/ecy.2413
https://www.nationalgeographic.com/animals/2018/07/corals-gang-up-snack-jellyfish-animals/

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